Domenica, 28 aprile 2013
Partenza da Rivadolmo, Parco delle Ginestre, si prosegue in leggera salita in direzione del monte Cero. L'erba alta e bagnata, per la pioggia del giorno prima, ci disturba un po' ma la gradevole temperatura allevia il senso di umido (per il momento). Guadiamo il Calto e proseguiamo per il sentiero sul versante opposto, costeggiamo un canyon ricco di grotte e sempre in leggera salita, in mezzo a una bella sbocciatura di fiori bianchi selvatici, ci immettiamo in una carrareccia agricola.
Prima su campi coltivati poi in mezzo al bosco sino ad immetterci nella strada asfaltata sotto la cava del monte Cero. Abbiamo proseguito verso Calaone dove ci attendeva Franco Pietrogrande il proprietario della parte sommitale del Monte Castello di Este.
Franco ci ha accolto in modo amichevole e cammin facendo ci ha raccontato la dura vita dei cavatori che nel dopoguerra lavoravano nelle numerose cave sparse sui colli. Ci ha narrato della sofferta (ma saggia n.d.r.) decisione di chiudere la cava nel suo monte per non stravolgere l'ambiente e il paesaggio con ferite irreversibili, come si notano in molti dei nostri colli.
Durante il percorso della salita sulla cima
abbiamo potuto ammirare il panorama di Este da una prospettiva diversa e molto appagante.
Il percorso aggira tutto il monte passando dall'assolato versante est-sud al più fresco in tramontana. Ritornati giù ci siamo salutati e abbiamo proseguito per la strada verso Papafava e girato a sinistra dove abbiamo reincontrato il sentiero del canyon, guadato il calto e ritornati al Parco delle Ginestre dove abbiamo fatto un piccolo rinfresco in allegria.